L’artrosi è una delle forme più diffuse di artrite e affligge milioni di persone in tutto il mondo. Questa patologia provoca dolore e rigidità nelle articolazioni, a causa della degenerazione della cartilagine. Studi recenti suggeriscono che il cannabidiolo potrebbe essere una potenziale opzione terapeutica per alleviare i sintomi associati a questa condizione. Il CBD, un composto non psicoattivo estratto dalla pianta di canapa legale, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. La combinazione delle sue proprietà potrebbe renderlo un antinfiammatorio naturale efficace in alternativa ai trattamenti convenzionali, specialmente per coloro che non rispondono bene alle terapie standard o che cercano alternative con meno effetti collaterali.
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Cos’è l’artrosi?
L’artrosi, nota anche come osteoartrite, è una condizione degenerativa che colpisce le articolazioni, causando dolore, gonfiore, rigidità e limitando il movimento. È la forma più comune di artrite e tende a svilupparsi a seguito dell’usura delle cartilagini, i cuscinetti che ammortizzano e proteggono le estremità delle ossa all’interno delle articolazioni.
Le cause dell’artrosi possono essere molteplici, inclusi l’invecchiamento, il sovrappeso, lesioni alle articolazioni, o l’uso eccessivo di queste, tipico di certi sport o lavori fisici. Fattori come il sesso (prevalenza maggiore nelle donne), la predisposizione genetica e certe condizioni metaboliche, come il diabete, sono anch’essi legati al rischio di sviluppare l’artrosi.
Nel corso del tempo, l’artrosi può portare ad una perdita significativa della qualità della vita, limitando le attività quotidiane e sociali a causa del dolore e della limitata mobilità. Le opzioni di trattamento variano dalla gestione del dolore e dell’infiammazione con farmaci, esercizio fisico e fisioterapia, all’uso di dispositivi di supporto come plantari o tutori, fino ad arrivare alla chirurgia in casi più severi, come la sostituzione articolare.
Sintomi
I sintomi dell’artrosi si sviluppano generalmente in modo graduale e possono variare da lievi a gravi, influenzando significativamente la qualità della vita delle persone. Ecco i sintomi più comuni:
- Dolore articolare: il dolore si manifesta durante o dopo il movimento e può aggravarsi verso la fine della giornata o dopo un’attività prolungata;
- Rigidità articolare: la rigidità è più evidente al risveglio o dopo un periodo di inattività;
- Perdita di flessibilità: potrebbe non essere possibile muovere l’articolazione attraverso l’intero range di movimento normale;
- Sensazione di sfregamento: durante il movimento dell’articolazione, si può avvertire una sensazione di sfregamento o si possono udire scoppietti o crepitii;
- Gonfiore: può essere causato dall’infiammazione dei tessuti molli intorno all’articolazione;
- Formazione di speroni ossei: piccole escrescenze ossee possono formarsi intorno all’articolazione colpita, palpabili come noduli duri.
Questi sintomi possono variare a seconda della localizzazione dell’artrosi e dell’intensità della degenerazione articolare. L’artrosi può colpire qualsiasi articolazione, tuttavia le aree più comunemente interessate sono le mani, le ginocchia, le anche e la colonna vertebrale.
CBD per artrosi: come può aiutare il cannabidiolo?
Il cannabidiolo (CBD) è stato esplorato per il suo potenziale nel trattamento dei sintomi dell’artrosi. Ecco come il CBD può essere d’aiuto:
- Proprietà antinfiammatorie: il cannabidiolo è noto per le sue proprietà antinfiammatorie. Può aiutare a ridurre l’infiammazione nelle articolazioni affette da artrosi, alleviando così il dolore e migliorando la mobilità;
- Effetti analgesici: oltre alle sue capacità antinfiammatorie, il CBD può anche agire come un analgesico, aiutando a ridurre la percezione del dolore senza gli effetti collaterali spesso associati agli antidolorifici tradizionali, come gli oppioidi o i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS);
- Miglioramento della qualità del sonno: il CBD può contribuire a migliorare la qualità del sonno nelle persone che soffrono di dolori articolari causati dall’artrosi. Dormire bene è fondamentale per il processo di guarigione del corpo e può migliorare notevolmente la qualità della vita;
- Sicurezza e tollerabilità: il CBD è generalmente considerato sicuro e ben tollerato dalla maggior parte delle persone. Questo lo rende un’opzione attraente per coloro che potrebbero essere sensibili agli effetti collaterali dei trattamenti farmacologici più tradizionali.
Per coloro che considerano il CBD come trattamento per l’artrosi, è essenziale consultare un medico per discutere la compatibilità di questo approccio con il proprio quadro clinico e per assicurarsi che non interferisca con altri trattamenti in corso.
CBD per artrosi: cosa dice la scienza
Il cannabidiolo è oggetto di diversi studi clinici per valutarne l’efficacia nel trattamento dell’artrosi e altre condizioni dolorose. I risultati preliminari sono promettenti e indicano che il CBD potrebbe essere utile per alleviare i sintomi dell’artrosi grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
Nel 2006 è stato condotto uno studio in cui alcuni medici hanno somministrato per 5 settimane l’olio di CBD a pazienti affetti da artrite reumatoide. Al termine dello studio, gli esperti hanno constatato un’importante attenuazione del dolore e dell’infiammazione.
Nel 2013 è stato pubblicato uno studio nella rivista Rheumatology, che aveva scoperto il legame del CBD e del THC ai recettori CB2. Lo studio sottolineava che legandosi direttamente al sistema endocannabinoide, la cannabis interessava il sistema di autoriparazione del corpo. Il CBD in particolare, si è rivelato in grado di stimolare la rigenerazione del tessuto osseo e di proteggere l’apparato scheletrico.
In uno studio condotto dal dottor Yankel Gabet e citato nel Journal of Bone Health, è stato dimostrato che il CBD favorisce una guarigione avanzata delle ossa, stimolando e accelerando lo sviluppo della matrice collagenica, la quale fornisce la base del nuovo tessuto osseo. Secondo il dotto Gabet, la cura con il cannabidiolo permette alle ossa di guarire più velocemente e di risultare addirittura più resistenti alle rotture.
Un ulteriore studio ha esplorato l’uso del CBD nei partecipanti con diversi tipi di artrite, tra cui l’artrosi, rivelando miglioramenti significativi nella riduzione del dolore e nell’aumento della funzionalità fisica e della qualità del sonno. Questi risultati suggeriscono che il CBD potrebbe aiutare a ridurre il ricorso ad altri farmaci per il dolore. Un’altra ricerca ha mostrato effetti analgesici del CBD in adulti sani durante test di dolore sperimentale, fornendo ulteriori indicazioni che il CBD potrebbe modulare la reattività al dolore.
Al momento, secondo la Mayo Clinic, la dose quotidiana raccomandata per il dolore cronico è da 3 a 30 mg di CBD, per almeno 25 giorni. Sono consigliati anche gli estratti di canapa grezza ricchi di CBDA (da 1 a 6 dosi giornaliere). Si raccomanda di consultare il proprio medico prima di procedere con l’assunzione.
CBD per artrosi: in conclusione
Mentre l’interesse verso l’utilizzo del CBD per artrosi continua a crescere, i risultati degli studi finora condotti offrono una visione promettente. Il CBD ha dimostrato potenzialità nel ridurre il dolore e migliorare la mobilità in persone affette da questa comune condizione degenerativa delle articolazioni. Ad oggi il mercato offre una vasta gamma di prodotti dedicati a questo disturbo: tra i più comuni troviamo crema CBD per artrosi e olio di CBD per artrosi. Tuttavia, è importante sottolineare la necessità di ulteriori ricerche per consolidare questi risultati, stabilire protocolli di dosaggio ottimali e garantire la sicurezza a lungo termine per gli utenti. Pertanto, chi soffre di artrosi e considera il CBD come opzione terapeutica dovrebbe consultare un medico per valutare accuratamente i benefici e i potenziali rischi in base al proprio specifico contesto clinico.
Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.
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Domande frequenti sul CBD per artrosi
Quanto CBD per dolori?
La dose di CBD per il sollievo dal dolore può variare notevolmente da persona a persona, in base a fattori come il peso corporeo, il metabolismo, la gravità del dolore e la risposta individuale al CBD. Tuttavia si consiglia di iniziare con una dose bassa ed eventualmente aumentare gradualmente fino a trovare la dose ottimale. È sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento con CBD, soprattutto se si stanno assumendo altri farmaci o si hanno condizioni preesistenti.
Qual è il miglior antinfiammatorio naturale per l’artrosi?
I migliori antinfiammatori naturali per l’artrosi includono:
- Curcuma: potente antinfiammatorio;
- Zenzero: proprietà antinfiammatorie e antiossidanti;
- Omega-3: riduce infiammazione e dolore;
- Boswellia: allevia dolore e migliora mobilità articolare;
- Capsaicina: usata in creme per alleviare dolore articolare;
- Artiglio del diavolo: riduce dolore e infiammazione;
- Vitamina D: migliora salute delle ossa e articolazioni;
- Canapa (CBD): ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
Consultare un medico prima di iniziare nuovi trattamenti o integratori.
Quanto tempo ci mette il CBD a fare effetto?
Come evidenziato dagli studi, il tempo che il CBD impiega per fare effetto può variare in base al metodo di assunzione e alle caratteristiche individuali:
- Assunzione sublinguale: entro 15-30 minuti;
- Ingestione orale: da 30 minuti a 2 ore;
- Inalazione: quasi immediati, entro pochi minuti;
- Applicazione topica: da 15 a 60 minuti;
- Assunzione rettale: entro 15-30 minuti.
📖 Fonti Scientifiche e Bibliografia