Negli ultimi anni, la ricerca ha messo in evidenza i benefici dei cannabinoidi, in particolare del CBD (cannabidiolo). Oltre ai cannabinoidi, però, anche i terpeni, componenti della pianta di canapa, sono stati riconosciuti per le loro proprietà benefiche. Esistono oltre 200 tipi di terpeni in natura, presenti non solo nella cannabis ma anche in altre piante e organismi. Tra questi, il beta-cariofillene si distingue per la sua capacità di interagire con i recettori del sistema endocannabinoide, proprio come i fitocannabinoidi.
In questo articolo esploreremo le proprietà uniche di questo terpene. Continuate a leggere per scoprire di più!
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Cos’è il Beta-Cariofillene?
Il Beta-Cariofillene (BCF), rintracciabile in diverse piante come luppolo, pepe nero, rosmarino e cannabis, è un terpene che ha suscitato interesse scientifico per la sua similitudine funzionale con i cannabinoidi. Questo terpene è unico nel suo genere poiché interagisce direttamente con il recettore CB2 del sistema endocannabinoide, senza produrre effetti psicoattivi.
La ricerca ha dimostrato che i cannabinoidi che agiscono sul recettore CB2 possono essere utili nel trattamento di condizioni come l’artrite e la sclerosi multipla. Il BCF è un sesquiterpene composto da tre unità di isoprene, totalizzando 15 atomi di carbonio. La sua temperatura di evaporazione è relativamente alta, a 199ºC, rendendolo uno dei terpeni meno volatili. Presente come un liquido oleoso di colore chiaro, il BCF non è solubile in acqua ma si scioglie in alcol.
I tre elementi che costituiscono il BCF sono:
- Alfa-cariofillene: presente in luppolo e alcuni frutti;
- Beta-cariofillene: ritrovabile nell’olio essenziale di pepe;
- Ossido di cariofillene: componente dell’eucalipto.
Beta-Cariofillene: profumo e aroma
Il Beta Cariofillene (BCF) costituisce fino al 25% o più dei terpeni totali prodotti dalla marijuana light, rendendolo uno dei terpeni più dominanti. Il BCF conferisce alle piante note aromatiche ricche, speziate, terrose e pepate. Questi aromi sono particolarmente percettibili quando si consuma cannabis attraverso un vaporizzatore, che tende a conservare meglio gli aromi terpenici rispetto al fumo tradizionale, il quale può sovrastare i profumi a causa della combustione.
Dove si trova il Beta-Cariofillene?
Oltre alla cannabis, il BCF è abbondantemente presente in natura in piante come basilico, origano, lavanda, rosmarino, cumino nero e cannella. Essendo un terpene naturale, il BCF è considerato sicuro per l’uso alimentare.
La FDA (Food and Drug Administration) negli USA e l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) classificano il BCF come sicuro (“GRAS”) per l’uso come additivo alimentare, esaltatore di sapidità, additivo cosmetico e per aromi. Di conseguenza, il BCF si trova in molti prodotti, tra cui:
- Creme per il viso
- Shampoo
- Balsami per capelli
- Salse da cucina
- Ingredienti aromatizzanti in mix di spezie
Effetti benefici del Beta-Cariofillene
Le ricerche hanno evidenziato gli effetti positivi del beta-cariofillene nel sollievo dal dolore e nella riduzione dello stress e dell’ansia. Il BCF agisce legandosi al recettore CB2, che è coinvolto nella modulazione del dolore neuropatico e dell’infiammazione. Gli studi indicano effetti benefici sul dolore nei mammiferi, ma sono necessarie ulteriori ricerche per definire precisamente l’entità di questi effetti.
Studi hanno mostrato che il beta-cariofillene somministrato per via orale riduce il dolore infiammatorio e la neuro-infiammazione spinale nei topi, suggerendo un suo possibile impiego nel trattamento del dolore e nella riduzione di stress e ansia.
Ansia e depressione
Un studio su topi ha esplorato il potenziale del BCF nel trattamento di ansia e depressione, pubblicato su “Physiology and Behaviour”. Lo studio ha esaminato gli effetti del beta-cariofillene in condizioni di stress e ansia, suggerendo che possa avere effetti ansiolitici ed antidepressivi.
Il recettore CB2 è implicato nella regolazione del comportamento emotivo, indicando il potenziale del BCF come trattamento terapeutico in disturbi legati a ansia e depressione.
Proprietà terapeutiche del Beta-Cariofillene
Il Beta Cariofillene è un terpene che offre molteplici benefici terapeutici. Di seguito, alcune delle sue proprietà più significative:
- Antinfiammatorio: il BCF mostra un effetto antinfiammatorio particolarmente efficace nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali;
- Analgesico: utile nel trattamento di disturbi cutanei come dermatiti e psoriasi;
- Anticoagulante: protegge le cellule del sistema digestivo;
- Ansiolitico e antidepressivo: efficace in condizioni di stress elevato, come dimostrato in uno studio;
- Antiossidante: previene danni al DNA e relative malattie come cancro, diabete, artrite reumatoide e patologie cardiovascolari;
- Potenziale complemento alla chemioterapia: aumenta l’efficacia di alcuni farmaci utilizzati in questa terapia;
- Aumento della longevità: ricerche su lombrichi indicano un potenziale effetto sul prolungamento della vita.
Sebbene la maggior parte delle ricerche sulle proprietà terapeutiche del BCF sia stata condotta su animali, i risultati ottenuti sono promettenti e stimolano ulteriori studi nell’ambito umano.
Gorilla Glue: una varietà ricca di Beta-Cariofillene
Se siete interessati a provare una varietà di cannabis ad alto contenuto di beta cariofillene, la Gorilla Glue è un’ottima scelta. Si tratta di una varietà a predominanza indica davvero pregiata. Il suo nome è un riferimento ai suoi tricomi appiccicosi e alla grande quantità di resina che produce. Questo è anche il motivo della sua alta concentrazione di CBD, che in molte cime apicali supera addirittura il 24%. Le sue origini sono frutto dell’incrocio tra tre mostri sacri quali Chem’s Sister, Sour Dubb e Chocolate Diesel.
Le cime sono decisamente voluminose. Il colore delle infiorescenze è davvero particolare e molto apprezzato dagli esperti: un verde particolarmente chiaro ricoperto da un manto di pistilli color arancio vivo che rendono il suo aspetto ancora più invitante.
L’aroma dei fiori è inebriante, intenso, fresco ed è in assoluto quello che assomiglia di più alle genetiche ricche di THC. Nel retrogusto si colgono sentori di bosco e di pino che si uniscono ad un intenso gusto di agrumi e di frutta matura. Una sensazione sicuramente da provare!
In conclusione
Il beta cariofillene, con le sue proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antidepressive e ansiolitiche, ha il potenziale per diventare un importante agente terapeutico. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno l’efficacia di questo terpene in ambito medico.
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Domande frequenti sul beta-cariofillene
Dove si trova il beta Cariofillene?
Il beta-cariofillene è un composto organico noto come sesquiterpene, che si trova in diverse piante e oli essenziali. È noto per le sue proprietà aromatiche e terapeutiche. Ecco dove si può trovare:
- Oli essenziali: presente in molti oli essenziali, tra cui quelli di chiodi di garofano, rosmarino, basilico, ylang-ylang, e origano;
- Spezie ed erbe aromatiche: è abbondante in spezie come il pepe nero, la cannella, il rosmarino;
- Cannabis: questo composto si trova anche nelle varietà di cannabis, dove interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo, in particolare con il recettore CB2;
- Piante e fiori: alcune piante e fiori, come la lavanda, contengono naturalmente beta-cariofillene;
- Legno e resine: può essere presente anche in alcuni tipi di legno e resine, contribuendo al loro aroma caratteristico.
Il beta-cariofillene è noto per le sue proprietà anti-infiammatorie e analgesiche e viene studiato per il suo potenziale terapeutico in vari ambiti della salute.
A cosa serve il beta cariofillene?
Dove si trova il Mircene?
Il mircene, noto anche come β-mircene, è un terpene presente in molte piante e oli essenziali. È conosciuto per il suo aroma terroso e muschioso e ha diverse applicazioni in profumeria e aromaterapia. Ecco dove si può comunemente trovare il mircene:
- Cannabis: è uno dei terpeni più abbondanti in molte varietà di cannabis, contribuendo al suo aroma distintivo;
- Mango: è presente in quantità significative nel mango e contribuisce al suo profumo e al suo sapore;
- Lemongrass (Erba Limone): l’erba limone è una fonte ricca di mircene, spesso utilizzata in cucina e nella produzione di oli essenziali;
- Luppolo: utilizzato nella produzione della birra, contiene mircene, che contribuisce al suo aroma;
- Basilico: diverse varietà di basilico contengono mircene, aggiungendo complessità al loro profumo;
- Thymus (Timi): il mircene è presente anche nel timo, comunemente usato come erba culinaria e in aromaterapia;
- Verbena: la verbena, sia nelle sue varietà ornamentali che in quelle utilizzate per tè e oli essenziali, contiene mircene;
- Bay Leaves (Alloro): le foglie di alloro, usate sia in cucina che nella produzione di oli essenziali, contengono mircene.
Il mircene è noto per alcune proprietà potenzialmente benefiche, come l’effetto rilassante e anti-infiammatorio.
📖 Fonti Scientifiche e Bibliografia