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cannabis e violenza

Cannabis e violenza domestica

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Negli ultimi anni, i casi di violenza domestica sono aumentati, un fenomeno aggravato dalla pandemia di Covid-19. I lockdown imposti per contrastare il virus hanno spesso peggiorato situazioni già fragili e pericolose, sottolineando la complessità di questo tema. La connessione tra violenza domestica e cannabis potrebbe inizialmente sembrare improbabile, ma alcune ricerche hanno indagato una possibile correlazione.

Uso di sostanze e violenze domestiche

Esistono due convinzioni comuni riguardo all’uso di cannabis: da un lato, si considera spesso che i consumatori di cannabis light siano rilassati e pacifici; dall’altro, alcuni ritengono che l’uso della cannabis, essendo una droga, possa portare a comportamenti violenti. La realtà, però, è più sfumata e richiede alcune precisazioni.

È ormai noto che l’abuso di sostanze rappresenta un fattore di rischio significativo per l’insorgenza di episodi di violenza domestica. Numerosi studi hanno evidenziato una forte correlazione tra l’abuso di alcol e droghe e gli episodi di violenza tra partner. L’uso di sostanze, infatti, può influenzare il comportamento e contribuire a reazioni violente. Inoltre, diverse combinazioni di sostanze possono produrre esiti differenti: ad esempio, mentre alcol e cocaina sono più spesso associati alla perpetrazione della violenza, cannabis e oppioidi risultano più frequentemente collegati al ruolo di vittima.

Qual è la correlazione tra cannabis e abusi domestici?

Attualmente, non è semplice stabilire una correlazione diretta e definitiva tra l’uso di cannabis e gli episodi di violenza domestica. Ancora più complesso è determinare se l’uso di cannabis sia una causa di tali episodi o piuttosto un sintomo di altri fattori sottostanti. Tuttavia, alcune ricerche recenti hanno fornito dati interessanti che meritano di essere analizzati.

Cannabis, violenza domestica e uso di armi – Università della Pennsylvania

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania, negli Stati Uniti, la legalizzazione della cannabis è stata associata a una riduzione del 20% dei casi di gravi lesioni legate a episodi di violenza domestica. La ricerca ha analizzato i dati provenienti da 22 stati americani tra il 2005 e il 2016, evidenziando che il calo delle violenze è avvenuto esclusivamente negli stati dove la cannabis è stata legalizzata, mentre a livello nazionale non si è osservata una diminuzione simile.

I ricercatori non hanno fornito una risposta definitiva sulle cause di questa riduzione, ma hanno avanzato alcune ipotesi:

  • Sostituzione dell’alcol con la cannabis: la cannabis, nei luoghi in cui è legale, potrebbe essere utilizzata come sostituto dell’alcol, una sostanza notoriamente associata a un aumento di comportamenti violenti. Rispetto all’alcol, la marijuana legale sembra avere effetti meno accentuati in termini di aumento dell’aggressività, e questo potrebbe spiegare il calo degli episodi di violenza domestica.
  • Riduzione dei comportamenti impulsivi: L’uso della cannabis potrebbe contribuire a ridurre l’impulsività in situazioni di conflitto, favorendo una gestione più calma delle emozioni.

Cannabis e uso di armi: un impatto positivo

Un altro dato significativo emerso dalla ricerca riguarda una diminuzione del 23,1% degli incidenti che coinvolgono l’uso di armi da fuoco negli stati che hanno legalizzato la cannabis. Questo suggerisce che la legalizzazione possa avere un effetto positivo sulla sicurezza pubblica, contribuendo a ridurre il rischio di episodi di violenza grave.

Cannabis e violenze domestiche – Università di Buffalo

Uno degli studi più importanti circa questa correlazione, è stato effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Buffalo. Essi hanno studiato per ben nove anni un campione di 634 coppie. Questa ricerca scientifica è stata successivamente pubblicata sulla rivista americana “Psychology of Addictive Behaviors” e rappresenta il primo studio analitico sul rapporto tra cannabis e violenza domestica.

Gli esperti hanno monitorato le coppie durante i primi nove anni di matrimonio, analizzando i casi di abusi domestici, comprese le violenze di tipo fisico, sessuale, psicologico, verbale ed economico.

Secondo i dati emersi “il consumo di marijuana da parte di almeno un partner all’interno della coppia ha generalmente comportato un tasso di Ipv (intimate partner violence) meno frequente”. Ma non finita qui; i tassi di violenza, infatti, scendono ulteriormente se entrambi i coniugi utilizzano cannabis. “Le coppie in cui entrambi i coniugi hanno utilizzato frequentemente marijuana, hanno dimostrato i livelli più bassi di Ipv“ conferma la ricerca.

Gli studiosi sono certi che siano necessarie ulteriori ricerche per convalidare i risultati, sostenendo che si tratti di dati molto importanti per la salute pubblica.

La ricerca americana non è la prima che dimostra come il consumo condiviso di cannabis possa giovare alla coppia sotto molti aspetti. Un altro studio americano, pubblicato sulla rivista “The journal of sexual medicine” ha dimostrato, infatti, come il consumo di cannabis sia correlato anche ad una maggiore e migliore vita sessuale. I dati emersi hanno confermato che coloro che assumono cannabis fanno sesso circa il 20% in più di chi invece non ne fa uso.

Conclusioni

I dati raccolti mostrano che la legalizzazione della cannabis potrebbe contribuire a creare una società più sicura e meno incline alla violenza domestica e agli incidenti legati all’uso di armi. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio il rapporto tra cannabis, comportamenti violenti e contesto socio-culturale, e per confermare se questi risultati siano applicabili su scala più ampia.

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