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CBD e sport

CBD e sport: perchè è utile per gli atleti?

Il CBD è ampiamente riconosciuto a livello internazionale per le sue proprietà analgesiche e antidolorifiche. Studi scientifici hanno confermato che l’integrazione di CBD negli sport è un’efficace strategia per promuovere il benessere fisico e mentale degli atleti. Questo composto si è dimostrato particolarmente utile non solo nel trattamento di lesioni, ma anche per facilitare un rapido ed efficace recupero dopo intense attività fisiche. Inoltre, è nota l’efficacia del CBD per le contratture muscolari, frequenti per coloro che praticano molto sport. Negli Stati Uniti, ad esempio, il CBD è molto diffuso tra gli atleti professionisti di sport come il football americano e le arti marziali miste. Ma qual è il legame tra CBD e sport?

Continua a leggere per sapere quali sono i benefici del cannabidiolo per l’organismo degli atleti!

Cannabidiolo e atleti

Il motivo principale per cui i ricercatori hanno iniziato a sperimentare il CBD sugli atleti é perché negli ultimi 20 anni la vendita degli oppiacei a uso analgesico é triplicato, con conseguenze sulla salute a lungo termine, oltre alla pericolosa dipendenza. Il cannabinoide, invece, rappresenta una valida alternativa in quanto si tratta di una molecola stabile e sicura. Infatti, non causa dipendenza ed é adatta a gestire il dolore a medio lungo-termine. Di seguito, vediamo quali sono i potenziali benefici del cannabidiolo per gli sportivi.

Riduzione dell’infiammazione

La riduzione dell’infiammazione è una delle proprietà più celebrate del CBD, specialmente nel contesto sportivo. Quando un atleta subisce un infortunio o sottopone i muscoli a sforzi intensi, il corpo reagisce con un processo infiammatorio come parte della risposta immunitaria naturale. Questo processo è essenziale per la guarigione, ma l’infiammazione cronica o eccessiva può portare a dolore prolungato, ridotta mobilità e ritardi nel processo di recupero.

Gli studi hanno evidenziato come il CBD influenzi i recettori del sistema endocannabinoide, che sono coinvolti nella regolazione dell’infiammazione. Attraverso la sua interazione con questi recettori, il cannabidiolo può contribuire a diminuire la produzione di citochine infiammatorie e promuovere un ambiente più favorevole alla guarigione. Inoltre, questa modulazione dell’infiammazione non solo aiuta a ridurre il dolore e il disagio associati agli infortuni, ma può anche migliorare la flessibilità e la funzionalità generale dei tessuti muscolari.

Queste proprietà fanno del CBD un candidato ideale per il trattamento dell’infiammazione senza gli effetti collaterali spesso associati ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che possono includere problemi gastrointestinali e rischi cardiovascolari. Pertanto, l’uso del CBD offre un approccio più naturale e potenzialmente più sicuro per gestire l’infiammazione, consentendo agli atleti di mantenere un regime di allenamento regolare e di ottimizzare le prestazioni senza compromettere la loro salute a lungo termine.

Gestione del dolore

La gestione del dolore è un aspetto cruciale nella routine degli atleti, soprattutto a causa della frequenza con cui possono incontrare dolori muscolari e articolari dovuti all’intenso esercizio fisico. Il CBD emerge come una valida alternativa agli antidolorifici tradizionali, offrendo sollievo dal dolore attraverso meccanismi che riducono il rischio di effetti collaterali associati ad altri farmaci.

Il CBD, infatti, esercita le sue proprietà analgesiche interagendo con il sistema endocannabinoide, che svolge un ruolo chiave nella modulazione del dolore. Attraverso questo sistema, il CBD può influenzare diverse vie del dolore, comprese quelle che utilizzano i recettori dei cannabinoidi presenti nel sistema nervoso. Questa interazione aiuta a diminuire la percezione del dolore a livello cerebrale, offrendo così un sollievo efficace e naturale.

La combinazione di effetti analgesici e anti-infiammatori fa del CBD una scelta ideale per gli atleti che cercano una gestione del dolore sostenibile senza compromettere la loro salute generale o performance.

Miglioramento del sonno

Il sonno è un pilastro fondamentale per il recupero fisico ottimale e per mantenere alte prestazioni atletiche. Studi emergenti suggeriscono che il CBD può svolgere un ruolo significativo nel migliorare la qualità del sonno, offrendo agli atleti un recupero più efficace e un benessere generale migliorato.

Il CBD contribuisce al miglioramento del sonno principalmente attraverso la sua capacità di ridurre l’ansia e promuovere il rilassamento. Il cannabidiolo, infatti, aiuta a calmare la mente e il corpo e facilita l’insorgenza del sonno. Agendo sul sistema endocannabinoide, che regola diverse funzioni corporee tra cui il ciclo veglia-sonno, il CBD può aiutare a stabilizzare i ritmi. Questa regolazione può portare ad un sonno più lungo e meno interrotto, consentendo al corpo di entrare nelle fasi profonde del sonno REM, dove avviene la maggior parte del recupero e della rigenerazione muscolare.

Sebbene la ricerca sul CBD e il sonno sia ancora in fase di sviluppo, i risultati preliminari sono promettenti e suggeriscono che il CBD potrebbe essere un valido strumento per migliorare la qualità del sonno, contribuendo così a una migliore performance atletica e a una salute generale ottimale.

Riduzione dello stress e dell’ansia

Il CBD è noto per la sua efficacia nel ridurre lo stress e l’ansia, due fattori che possono avere un impatto diretto sulle prestazioni atletiche e sul benessere generale. Attraverso l’interazione con il sistema endocannabinoide del corpo, il CBD è in grado di modulare le risposte allo stress, promuovendo un senso di calma e benessere.

Lo stress cronico e l’ansia non solo influenzano negativamente la concentrazione e la performance, ma possono anche portare a problemi di salute a lungo termine, come l’insonnia, l’esaurimento e le malattie cardiache. Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide che è essenziale per mantenere l’equilibrio biologico (omeostasi) nel corpo. Regolando questo sistema, aiuta a stabilizzare l’umore, ridurre l’ansia e diminuire la frequenza delle risposte di stress fisiologico come l’aumento della frequenza cardiaca e la tensione muscolare.

Gli studi hanno dimostrato che il CBD può efficacemente ridurre i livelli di ansia in individui con condizioni generalizzate di ansia, così come in situazioni di stress acuto. Per esempio, le ricerche hanno osservato che il CBD riduce l’ansia in situazioni come parlare in pubblico. Gli atleti, che spesso si trovano sotto i riflettori e devono gestire la pressione del competere, possono trarre beneficio da questi effetti ansiolitici per migliorare la loro concentrazione e le prestazioni.

Cbd e sport: il cannabidiolo è rischioso per gli atleti?

L’integrazione del CBD nelle routine degli atleti offre molteplici benefici. Tuttavia è fondamentale adottare un approccio cauto per garantire la sicurezza e la conformità alle normative sportive. Un aspetto cruciale è la scelta di prodotti di CBD che siano garantiti puro e privi di THC, il principale composto psicoattivo della cannabis che è proibito in molti sport a livello competitivo. Anche tracce minime di THC nei prodotti di CBD possono risultare in un test antidoping positivo, con possibili gravi conseguenze sulla carriera dell’atleta.

È vitale che gli atleti si affidino solo a fonti affidabili per i loro acquisti di CBD, optando per prodotti che sono stati sottoposti a test approfonditi in laboratori terzi certificati. Questi test garantiscono l’assenza di THC e la presenza dei livelli dichiarati di CBD, oltre a verificare che il prodotto sia libero da contaminanti come pesticidi, metalli pesanti e solventi residui.

Oltre alla scelta del prodotto, è importante che gli atleti consultino un medico o un professionista della salute specializzato nello sport prima di iniziare qualsiasi trattamento con CBD. Questo passaggio è essenziale per assicurare che l’uso del CBD non interferisca con altre condizioni mediche o trattamenti farmacologici in corso e per integrare il cannabidiolo nella routine di allenamento nel modo più sicuro ed efficace.

Fino a qualche anno fa c’era il divieto di utilizzare i cannabinoidi nello sport, ma fortunatamente oggi non è più così. Dal 2018, infatti, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha eliminato il CBD dalla lista delle sostanze proibite e dopanti per gli atleti professionisti.

CBD e sport: in conclusione

Le ricerche hanno confermato l’efficacia del CBD nel ridurre le infiammazioni e i dolori legati a sforzi intensi e prolungati. Il CBD ha effetti antinfiammatori, neuroprotettivi e analgesici, oltre ad essere un miorilassante e ridurre l’invecchiamento cellulare.

Il cannabidiolo si è rivelato adatto sia agli atleti professionisti che a chi svolge sport a livello amatoriale. Favorisce il recupero dagli allenamenti quotidiani, accelera i processi di guarigione e stimola il sistema immunitario, migliorando le performance degli sportivi e riducendo gli stop forzati dovuti a infortuni o stiramenti.

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Ti ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi.

Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.

 

Domande frequenti su CBD e sport

Cosa fa il CBD al nostro corpo?

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del nostro corpo, influenzando vari processi biologici senza effetti psicoattivi:

  1. Effetto ansiolitico e rilassante: può ridurre ansia e stress, migliorando il benessere emotivo senza causare alterazioni mentali;
  2. Effetto antinfiammatorio e antidolorifico: è utilizzato per alleviare dolore cronico e infiammazioni;
  3. Miglioramento del sonno: può favorire un sonno più profondo e riposante, contrastando l’insonnia o i disturbi legati allo stress;
  4. Effetti neuroprotettivi: può aiutare in casi di condizioni neurologiche come l’epilessia, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla;
  5. Supporto per la salute della pelle: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e regolatrici del sebo, aiuta a trattare acne ed eczemi;
  6. Effetto antipsicotico: può contrastare alcuni effetti psicoattivi del THC e viene studiato per il trattamento di disturbi come la schizofrenia.

Quando non usare il CBD?

Il CBD è generalmente considerato sicuro, tuttavia ci sono alcune situazioni in cui potrebbe non essere appropriato o potrebbe causare effetti collaterali indesiderati, come:

  1. Interazioni farmacologiche: può interagire con alcuni farmaci, come ad esempio alcuni medicinali per il fegato;
  2. Gravidanza e allattamento: non ci sono abbastanza studi per determinare la sicurezza del CBD durante la gravidanza e l’allattamento, pertanto è meglio evitarne l’uso;
  3. Bambini: è importante consultare un pediatra prima di somministrare CBD ai bambini, poiché potrebbero essere più sensibili agli effetti del CBD e potrebbero avere bisogno di dosaggi diversi;
  4. Sensibilità individuale: alcune persone possono essere sensibili al CBD e potrebbero sviluppare effetti collaterali come stanchezza, cambiamenti dell’appetito o diarrea;
  5. Patologie preesistenti: è importante consultare un medico prima di utilizzare il CBD, poiché potrebbe influenzare la funzione di alcuni organi.

In generale, è sempre meglio consultare un medico prima di iniziare qualsiasi regime di CBD.

Quanto impiega il CBD a fare effetto?

Il tempo che il CBD impiega per fare effetto dipende da vari fattori come il metodo di assunzione e la sensibilità individuale. In generale, con l’assunzione sublinguale potresti sentire gli effetti entro 15-30 minuti, mentre con l’ingestione orale potrebbero volerci da 30 minuti a 2 ore. L’inalazione offre il tempo di assorbimento più rapido, con effetti quasi immediati o entro pochi minuti, mentre l’applicazione topica può richiedere dai 15 ai 60 minuti o più. Questi tempi sono approssimativi e variano da persona a persona.

Quanto CBD per dolori muscolari?

La dose di CBD per i dolori muscolari può variare a seconda della gravità del dolore, della sensibilità individuale e del tipo di prodotto CBD utilizzato. In generale, si consiglia di iniziare con una dose bassa e aumentare gradualmente fino a trovare il dosaggio più efficace a seconda delle proprie necessità. E’ sempre consigliabile consultare un professionista sanitario qualificato per determinare la dose più appropriata per la tua situazione specifica.