Il ciclo di vita della cannabis può essere diviso in due fasi principali: la crescita vegetativa e la fioritura. Durante la fase vegetativa, la pianta si concentra sullo sviluppo di radici, steli e foglie, costruendo una solida struttura che supporterà i fiori. La transizione alla fase di fioritura è innescata da un cambiamento nel ciclo di luce e buio che la pianta riceve che, in natura, corrisponde al passaggio dalle giornate estive alle giornate autunnali. Ma come avviene la fioritura della cannabis?
In questo articolo vedremo le fasi di fioritura settimana per settimana, valutando le migliori strategie di coltivazione per un raccolto ottimale.
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Fasi fioritura cannabis
La fase di fioritura della cannabis è un momento cruciale che determina non solo la quantità ma anche la qualità del raccolto finale. Questo periodo può essere diviso in vari stadi, ognuno caratterizzato da esigenze specifiche che, se soddisfatte, possono ottimizzare la crescita della pianta e la produzione dei fiori. Di seguito vediamo quali sono le varie fasi.
Pre-fioritura cannabis
La pre-fioritura segna il passaggio dalla crescita vegetativa alla fioritura. Durante questa fase, le piante di cannabis iniziano a mostrare i primi segni distintivi del loro sesso attraverso lo sviluppo di piccoli calici ai nodi, particolarmente evidenti nelle piante femminili. In questo periodo i coltivatori possono identificare e separare le piante maschili per prevenire l’impollinazione dei fiori femminili, nel caso di coltivazioni volte alla produzione di fiori non fecondati ad alto contenuto di cannabinoidi.
Fioritura iniziale
Quando entra nella fioritura iniziale, la pianta di cannabis dirige la sua energia verso lo sviluppo dei fiori. Questa fase richiede un incremento dell’apporto di nutrienti, specialmente fosforo e potassio, essenziali per sostenere la formazione e la crescita dei fiori. L’illuminazione e l’irrigazione devono essere attentamente gestite per supportare questo cambio di focus energetico senza stressare la pianta.
Fioritura piena
Il periodo di fioritura piena è quando la pianta esprime il massimo potenziale genetico. I fiori diventano densi, ricchi di tricomi luccicanti, fonte di cannabinoidi e terpeni. Questi composti non solo determinano l’efficacia della cannabis ma anche il suo aroma e il suo sapore. Durante questa fase, è fondamentale monitorare l’ambiente di coltivazione per mantenere livelli di umidità adeguati e garantire una buona ventilazione. In questo modo, infatti, si riduce il rischio di muffe e funghi.
Tardo stadio di fioritura cannabis
Nel tardo stadio di fioritura, la pianta si avvicina alla maturità. I cambiamenti visibili, come il cambio di colore dei pistilli e la maggiore opacità dei tricomi, indicano che la pianta è pronta per la raccolta. Questa fase richiede una riduzione dei nutrienti per consentire alla pianta di utilizzare le riserve accumulate, migliorando la qualità del prodotto finale.
Fioritura cannabis: raccolta e cura dei fiori
La fase finale del ciclo di vita della cannabis legale, che comprende la raccolta e la cura dei fiori, è tanto cruciale quanto la coltivazione stessa. Questo stadio richiede precisione e attenzione per preservare l’integrità e ottimizzare le qualità della pianta.
Come capire fine fioritura canapa
La determinazione del momento ottimale per la raccolta è un’arte che si basa sull’osservazione dei segni visivi della pianta. I tricomi, ossia le piccole ghiandole resinose che rivestono i fiori, passano da una trasparenza cristallina ad un colore bianco latteo, fino a diventare ambra. Questo cambiamento indica un picco nella concentrazione di cannabinoidi. Analogamente, i pistilli della pianta cambiano colore, evolvendo dal bianco al marrone o rosso scuro. La maturità ottimale per la raccolta si verifica generalmente quando la maggior parte dei tricomi ha raggiunto una colorazione ambra.
Processo di raccolta
La raccolta inizia con il taglio dei rami fioriti o dell’intera pianta. Questo passaggio deve essere eseguito con cura per evitare di danneggiare i delicati tricomi. I coltivatori esperti spesso raccolgono i fiori manualmente per preservare la loro integrità.
Essiccazione
Dopo la raccolta, i fiori vengono essiccati in un ambiente controllato per rimuovere l’umidità in eccesso. Questo processo richiede generalmente da una a due settimane. Inoltre, si svolge in un ambiente buio con ventilazione adeguata per prevenire la formazione di muffe e funghi. Un’essiccazione corretta è fondamentale per preservare i terpeni, i composti responsabili del profilo aromatico della cannabis.
Cura
Una volta essiccati, i fiori passano attraverso un processo di cura, che implica il loro stoccaggio in contenitori ermetici. Questa fase permette di sviluppare ulteriormente il profilo aromatico e di migliorare la qualità generale del prodotto finale. Durante la cura, i contenitori vengono aperti regolarmente per permettere lo scambio d’aria e mantenere l’umidità relativa ideale. La cura può durare da alcune settimane a diversi mesi, a seconda della varietà e delle preferenze personali.
L’importanza della luce
L’importanza della luce nel ciclo di vita della cannabis, in particolare durante la sua fioritura, non può essere sottovalutata. La risposta della pianta al fotoperiodo, o al rapporto tra le ore di luce e le ore di buio, è fondamentale per innescare la fase di fioritura. La cannabis, essendo una pianta fotoperiodica, dipende fortemente da questi segnali luminosi per avanzare attraverso le sue fasi di crescita e iniziare a produrre fiori.
Il ruolo del fotoperiodo
Nelle coltivazioni all’aperto, il naturale cambiamento delle stagioni e la conseguente variazione della lunghezza del giorno e della notte guidano la cannabis dalla fase vegetativa alla fioritura. Man mano che le giornate si accorciano e le notti diventano più lunghe verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, le piante di cannabis riconoscono questo cambiamento come il segnale per iniziare a produrre fiori.
Manipolazione della luce in coltivazione indoor
Nei contesti di coltivazione indoor, dove le condizioni ambientali sono controllate artificialmente, i coltivatori hanno la capacità di manipolare il fotoperiodo per ottimizzare il ciclo di vita delle piante e indurre la fioritura secondo necessità. Modificando l’illuminazione da un ciclo di 18 ore di luce e 6 ore di buio a un ciclo equilibrato di 12 ore di luce e 12 ore di buio, è possibile imitare le condizioni autunnali e stimolare le piante ad entrare nella fase di fioritura.
L’impatto della qualità della luce
Oltre alla durata dell’esposizione luminosa, anche la qualità della luce gioca un ruolo cruciale durante la fioritura. Diverse lunghezze d’onda della luce influenzano in modi diversi lo sviluppo delle piante. Per esempio, la luce rossa, spesso più abbondante durante il tramonto, è particolarmente efficace nel promuovere la fioritura. Di conseguenza, molti coltivatori indoor utilizzano lampade specifiche che emettono spettri luminosi ottimizzati per questa fase critica del ciclo di vita della pianta.
Considerazioni pratiche
Per i coltivatori, comprendere e manipolare correttamente il fotoperiodo significa poter controllare non solo quando le piante iniziano a fiorire, ma potenzialmente anche la qualità e la quantità del raccolto finale. Questo richiede attenzione e precisione, poiché variazioni inattese nella programmazione luminosa possono stressare le piante, portando a sviluppi indesiderati, come la formazione di fiori ermafroditi o una riduzione nella produzione dei fiori stessi.
La gestione della luce nella coltivazione della cannabis è un’arte che richiede conoscenza e attenzione ai dettagli. Manipolando con cura il fotoperiodo, i coltivatori possono ottimizzare la fioritura delle piante, massimizzando così il potenziale produttivo della coltivazione.
Fioritura cannabis: strategie di coltivazione
Durante la fase di fioritura, l’attenzione ai dettagli e l’adozione di strategie di coltivazione mirate sono essenziali per garantire che la cannabis possa esprimere il massimo del suo potenziale. I coltivatori devono conoscere attentamente le esigenze nutrizionali, le condizioni ambientali ottimali e la prevenzione di stress e malattie per ottenere fiori di alta qualità. Questi aspetti sono fondamentali per un raccolto abbondante e ricco di cannabinoidi e terpeni. Di seguito, vediamo alcune strategie di coltivazione.
Ottimizzazione dei nutrienti
Durante la fioritura, le piante di cannabis hanno bisogno di un mix diverso di nutrienti rispetto alla fase vegetativa. In particolare, richiedono più fosforo e potassio, che sono essenziali per lo sviluppo dei fiori. E’ importante, invece, ridurre l’azoto poiché un eccesso può promuovere la crescita delle foglie a scapito dei fiori. L’integrazione con micronutrienti, come il magnesio e il calcio, supporta ulteriormente la salute generale della pianta e la produzione dei fiori.
Controllo dell’ambiente di coltivazione
L’ambiente di coltivazione gioca un ruolo cruciale nella fase di fioritura. La temperatura, l’umidità, la ventilazione e l’intensità luminosa devono essere attentamente controllate per creare condizioni ideali che favoriscano lo sviluppo dei fiori. Temperature troppo elevate o umidità eccessiva, infatti, possono rallentare la fioritura e favorire lo sviluppo di muffe e malattie. Inoltre, è necessaria una ventilazione adeguata per rinnovare l’aria e mantenere un ambiente di coltivazione sano.
Gestione dello stress
Minimizzare lo stress delle piante durante la fioritura è fondamentale per assicurare lo sviluppo ottimale dei fiori. Stress fisici, come potature aggressive o danni meccanici, e stress ambientali, come fluttuazioni estreme di temperatura o umidità, possono infatti influenzare negativamente la qualità e la quantità dei fiori prodotti. La gestione attenta di questi fattori può fare la differenza nel risultato finale del raccolto.
Prevenzione di parassiti e malattie
La fase di fioritura rende le piante più vulnerabili a parassiti e malattie. L’adozione di misure preventive, come monitorare regolarmente le piante, utilizzare soluzioni naturali o biologiche e mantenere pulito l’ambiente di coltivazione, può aiutare a proteggere i fiori in via di sviluppo. Inoltre, la scoperta precoce di eventuali problemi permette interventi tempestivi che possono salvare il raccolto.
Fioritura cannabis: in conclusione
La raccolta e la cura dei fiori di cannabis sono fasi determinanti che influenzano direttamente la potenza, il sapore e l’aroma del raccolto finale. Queste operazioni richiedono pazienza, precisione e una comprensione approfondita delle caratteristiche specifiche della pianta. Un processo di raccolta e cura eseguito correttamente assicura un prodotto di alta qualità, capace di esprimere pienamente il potenziale genetico e le proprietà uniche di questa meravigliosa pianta.
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Domande frequenti sulla fioritura della cannabis
Quanta acqua in fase di fioritura?
Durante la fase di fioritura, le piante di cannabis richiedono una gestione attenta dell’acqua per garantire una crescita sana e un’alta resa. La quantità di acqua varia in base a fattori come la dimensione della pianta, il tipo di substrato e le condizioni ambientali (temperatura, umidità). Ecco alcune linee guida generali:
1. Quantità di acqua:
- Piccole piante: circa 0,5-1 litro d’acqua ogni pochi giorni.
- Piante di medie dimensioni: 1-2 litri d’acqua ogni 2-3 giorni.
- Piante grandi: 2-3 litri o più, in base alla necessità, monitorando l’assorbimento.
2. Frequenza di irrigazione:
- La cannabis in fase di fioritura preferisce un ciclo di irrigazione che permette al terreno di asciugarsi leggermente tra un’irrigazione e l’altra, ma senza seccarsi completamente.
- La regola generale è innaffiare quando i primi 2-3 cm di terreno sono asciutti.
3. Fattori influenzanti:
- Umidità: in ambienti molto secchi, le piante avranno bisogno di più acqua. In ambienti umidi, meno.
- Temperatura: temperature più alte aumentano l’evaporazione e quindi la necessità di acqua.
- Tipo di substrato: terreni con un buon drenaggio richiedono più acqua rispetto ai terreni più densi.
Quando smettere di fertilizzare la cannabis?
Come mandare in fioritura?
Per mandare in fioritura una pianta di cannabis (specie a fotoperiodo), è necessario modificare il ciclo di luce per imitare i cambiamenti stagionali. Ecco i passaggi per farlo:
1. Ridurre le ore di luce: nella coltivazione indoor, il metodo più comune per avviare la fioritura è passare a un ciclo di 12 ore di luce e 12 ore di buio continuo. Questa riduzione delle ore di luce segnala alla pianta che è tempo di fiorire, come accadrebbe naturalmente in autunno;
2. Controllo del ciclo di luce all’aperto: nelle coltivazioni all’aperto, la fioritura inizia naturalmente alla fine dell’estate, quando le giornate si accorciano. Non è necessario intervenire manualmente, ma devi monitorare i cicli naturali di luce e buio;
3. Regolazione delle sostanze nutritive: quando inizia la fioritura, passa a fertilizzanti specifici per questa fase, che sono ricchi di fosforo e potassio, nutrienti essenziali per lo sviluppo delle gemme e dei fiori;
4. Attenzione all’ambiente: durante la fase di fioritura, assicurati che le piante siano esposte ad un ambiente favorevole, con temperature stabili, buona ventilazione e umidità controllata.
📖 Fonti Scientifiche e Bibliografia