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glaucoma e cbd

Glaucoma e CBD: il cannabidiolo può curare la pressione oculare?

Il glaucoma è una malattia oculare che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta una delle principali cause di cecità. È caratterizzato da un aumento della pressione intraoculare (PIO), che può danneggiare il nervo ottico e portare alla perdita della vista se non trattato. Negli ultimi anni, il CBD, cannabinoide presente nella marijuana light, ha attirato l’attenzione come potenziale trattamento alternativo per il glaucoma, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Ma qual è la correlazione tra glaucoma e CBD? Il cannabidiolo può davvero aiutare a ridurre la pressione oculare e trattare il glaucoma?

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Che cos’è il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia che colpisce gli occhi, distruggendo lentamente la vista. Colpisce soprattutto gli over 40, e la sua incidenza aumenta all’aumentare dell’età. Sono circa 2 milioni di persone in Italia a soffrire di questa patologia e spesso ignorano di esserne affette. Il glaucoma, infatti, spesso non causa alcun sintomo, tanto da essere riconoscibile solo nel momento in cui la vista è ormai compromessa. Ne esistono due tipi: glaucoma ad angolo aperto e glaucoma ad angolo chiuso. L’angolo a cui la classificazione si riferisce è quello formato dalla giunzione tra iride e cornea, da cui fuoriesce la maggior parte dell’umor acqueo prodotto dal corpo ciliare dall’occhio. Quando è presente un’eccessiva produzione di umor acqueo oppure esiste un ostacolo che blocca il suo deflusso, si ha un aumento della pressione intraoculare. Questa danneggia il nervo ottico, che serve a trasportare i segnali visivi al cervello.

Il glaucoma può essere primario, se la causa di origine è sconosciuta, o secondario, cioè legato ad un’altra particolare condizione. Può essere, inoltre, acuto (si manifesta in maniera improvvisa con intenso dolore oculare e arrossamento congiuntivale, riduzione della vista, visione di aloni colorati attorno alle luci, cefalea, nausea o vomito) o cronico (non provoca sintomi particolari, per cui il paziente può rendersi conto della malattia solo nella fase terminale). Se non trattato in maniera adeguata, il glaucoma può portare alla cecità.

Cause del glaucoma

Tra i fattori che possono scatenare la malattia troviamo:

  • Presenza di alcune malattie (ipertensione oculare, miopia, diabete)
  • Emicrania
  • Occlusione dei vasi sanguigni oculari
  • Gravi infezioni oculari
  • Ereditarietà
  • Infiammazione
  • Pregressi traumi oculari
  • Utilizzo prolungato di alcuni farmaci (es. i cortisonici)

Sintomi del glaucoma

Nel caso del glaucoma ad angolo aperto, nelle prime fasi non ci sono segnali evidenti, tuttavia, per quanto riguarda quello ad angolo chiuso, possono comparire:

  • Cerchi o aloni multicolori
  • Dolore all’occhio o alla fronte
  • Arrossamento oculare
  • Visione sfocata
  • Cefalee
  • Nausea e vomito
  • Visione tubulare
  • Calo della vista

Nel caso del glaucoma non si può non parlare di prevenzione precoce. Una semplice visita oculistica può, infatti, bloccare o limitare la progressione della malattia prima che si verifichino danni importanti. Per questo motivo, dopo i quarant’anni si consiglia di sottoporsi ad almeno una visita oculistica ogni due anni.

Glaucoma e CBD: il cannabidiolo può essere una cura efficace?

Normalmente il glaucoma viene trattato in principio con l’uso di colliri. Le gocce aiutano a ridurre la pressione dell’occhio, anche se possono causare effetti collaterali quali bruciore o prurito, secchezza della bocca, visione confusa, cambiamenti a livello energetico, cardiaco e nelle pulsazioni. Se non è sufficiente, può essere prescritto anche un farmaco inibitore dell’anidrasi carbonica, che però può provocare depressione, calcoli renali, disturbi allo stomaco, minzione frequente, formicolio alle dita di piedi e mani. Nei casi più gravi, il paziente può essere sottoposto ad un intervento chirurgico.

Nel 2000 venne pubblicato uno studio nel Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology, in cui si affermava la riduzione della pressione intraoculare entro un’ora e mezza dalla somministrazione di CBD direttamente negli occhi dei conigli e il suo effetto durava più di 6 ore. Inoltre è stato constatato che anche l’occhio non trattato direttamente aveva subito una diminuzione della pressione, anche se l’effetto era durato 4 ore.

Grazie ad una ricerca scientifica presentata all’European Journal of Neuroscience, si è scoperto che l’applicazione del cannabidiolo direttamente nell’occhio umano attenuava entro 30 minuti la pressione intraoculare e raggiungeva la massima riduzione entro un’ora. Dopo ulteriori studi ed osservazioni effettuati, è stato confermato che i cannabinoidi risultano utili per il controllo della pressione nell’occhio, sia che vengano somministrati direttamente, sia che vengano utilizzati topicamente.

Conclusione

Mentre il CBD continua a essere esplorato per le sue numerose proprietà terapeutiche, la sua efficacia nel trattamento del glaucoma, in particolare nella riduzione della pressione intraoculare, è ancora incerta. Sebbene possa offrire benefici neuroprotettivi, la sua capacità di influenzare direttamente la pressione oculare è ancora in fase di studio. Chi soffre di glaucoma dovrebbe parlare con il proprio medico prima di integrare il CBD nella propria terapia e considerare tutte le opzioni disponibili per il trattamento della malattia.

Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi. Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.

 

Domande frequenti su glaucoma e CBD

Cosa non prendere con il glaucoma?

Se soffri di glaucoma, ci sono alcuni farmaci e sostanze che dovresti evitare o assumere con cautela, poiché potrebbero aumentare la pressione intraoculare o interferire con il trattamento. Ecco alcuni di questi:

  1. Corticosteroidi: sia i farmaci corticosteroidi assunti per via orale, inalatoria o topica possono aumentare la pressione intraoculare e peggiorare il glaucoma. Questo vale soprattutto per l’uso prolungato;
  2. Antistaminici e decongestionanti: alcuni farmaci utilizzati per trattare le allergie o i raffreddori, come gli antistaminici o i decongestionanti, possono causare un restringimento delle vie di drenaggio dell’occhio, aumentando la pressione intraoculare;
  3. Farmaci antidepressivi triciclici e antidepressivi SSRI: alcuni di questi farmaci, in particolare gli antidepressivi triciclici e alcuni SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), potrebbero influenzare la pressione oculare;
  4. Beta-bloccanti sistemici: anche se alcuni beta-bloccanti sono utilizzati per trattare il glaucoma, l’assunzione di beta-bloccanti sistemici per altre condizioni potrebbe avere effetti imprevisti, come un’interferenza con la risposta del corpo ai farmaci per il glaucoma;
  5. Farmaci anticolinergici: alcuni farmaci per disturbi urinari, gastrointestinali o respiratori con effetto anticolinergico possono peggiorare il glaucoma ad angolo chiuso, causando un rapido aumento della pressione intraoculare.

È importante che chi soffre di glaucoma consulti sempre il proprio medico o oculista prima di assumere nuovi farmaci, per evitare potenziali interazioni o peggioramenti della malattia.

Chi non può prendere il CBD?

Il CBD è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone, ma ci sono alcune categorie che dovrebbero evitarlo o utilizzarlo con cautela:

  1. Donne in gravidanza o allattamento: gli studi sull’uso del CBD durante la gravidanza e l’allattamento sono limitati, quindi si consiglia di evitarlo in questi periodi;
  2. Persone che assumono farmaci: il CBD può interagire con alcuni farmaci, in particolare quelli metabolizzati dal fegato attraverso gli enzimi CYP3A4 e CYP2C19. Farmaci come anticoagulanti, anticonvulsivanti e antidepressivi possono essere influenzati dal CBD. È essenziale consultare un medico prima di usare il CBD in combinazione con questi farmaci;
  3. Persone con problemi epatici: il CBD è metabolizzato nel fegato e potrebbe influenzarne la funzionalità. Chi ha problemi epatici dovrebbe monitorare attentamente i livelli degli enzimi del fegato e usare il CBD sotto controllo medico;
  4. Pressione bassa: il CBD può abbassare la pressione sanguigna, quindi chi soffre di ipotensione o assume farmaci per la pressione alta dovrebbe prestare attenzione poiché potrebbe provocare capogiri o vertigini;
  5. Allergie: sebbene raro, alcune persone possono essere allergiche al CBD o agli ingredienti contenuti nei prodotti a base di CBD.

Cosa fa peggiorare il glaucoma?

Il glaucoma può peggiorare per vari motivi, tra cui la mancata aderenza al trattamento prescritto (come colliri o farmaci), l’uso prolungato di corticosteroidi, e l’aumento della pressione intraoculare dovuto a stress, attività fisiche intense, o eccessivo consumo di caffeina. Anche alcool e fumo possono danneggiare ulteriormente il nervo ottico. È essenziale monitorare regolarmente la pressione intraoculare e seguire scrupolosamente il trattamento prescritto per evitare che la malattia progredisca.