La nausea è un sintomo comune che può derivare da molte cause, tra cui malattie, trattamenti medici come la chemioterapia, disturbi digestivi o gravidanza. Negli ultimi anni, il CBD (cannabidiolo), uno dei principali composti non psicoattivi della pianta di cannabis light, ha attirato l’attenzione per il suo potenziale nel trattare sintomi di nausea e vomito. Ma il CBD può davvero aiutare a combattere questo fastidioso sintomo?
Scopriamolo insieme!
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Che cosa sono nausea e vomito?
La nausea è una spiacevole sensazione di malessere che può precedere il vomito. Non si tratta di una malattia, ma di un sintomo di molteplici disturbi spesso legati allo stomaco.
Normalmente nausea e vomito si verificano in sequenza, ma possono manifestarsi anche separatamente (non sempre il vomito è una conseguenza e non sempre questo viene preceduto da nausea). Inoltre, entrambi possono comparire sia nei bambini sia negli adulti e possono essere associati ad altri disturbi.
Sia la nausea che il vomito sono sintomi molto comuni e possono essere causati da una vasta gamma di fattori, fisici e/o psicologici. Negli adulti le cause più comuni di nausea sono il dolore intenso, che può causare un infortunio o una malattia, e il primo trimestre di gravidanza. Altre cause relativamente comuni possono essere:
- Stress eccessivo
- Indigestione
- Virus intestinale
- Chinetosi
- Avvelenamento da cibo
- Esposizione a tossine chimiche
Normalmente il vomito non è così diffuso negli adulti, anche se può essere causato da un’infezione batterica o virale, da un’intossicazione alimentare, o da altre malattie, soprattutto se queste provocano mal di testa o febbre alta. Nei bambini, invece, le cause più comuni che provocano il vomito sono le infezioni virali e l’intossicazione alimentare.
Tuttavia, può essere causato anche da:
- Tosse
- Chinetosi grave
- Febbre alta
- Troppo cibo
Le condizioni croniche o a lungo termine dello stomaco, spesso accompagnate da altri sintomi come diarrea, stitichezza o mal di stomaco, possono causare nausea e vomito.
Queste condizioni croniche includono:
- Intolleranze alimentari (celiachia, intolleranza al lattosio)
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Malattia di Crohn
Anche i disturbi alimentari possono causare nausea e vomito. La bulimia, ad esempio, è una condizione in cui un soggetto induce volontariamente il vomito per eliminare dallo stomaco qualsiasi tipo di cibo consumato. Le persone affette da anoressia, invece, possono provare nausea a causa della fame e dell’eccesso di acido gastrico.
Il vomito, sebbene raramente, si può verificare a causa di una condizione più grave, come:
- tumore al cervello
- appendicite
- emicranie
- meningite
- concussione
Sintomi di vomito e nausea
Esistono diverse tipologie di vomito:
- Gravidico
- Centrale (avviene senza preavviso e di solito è preceduto da un trauma)
- Psicogenico (dovuto principalmente a forte stress)
- Riflesso (dovuto ad uno stimolo esterno olfattivo, visivo o di gusto)
In base al tipo di vomito è possibile riscontrare sintomi che spesso vengono associati, come:
- Dolore addominale
- Aumento della frequenza cardiaca
- Elevata produzione di saliva
- Diarrea, stipsi
- Nausea e cefalea
Per quanto riguarda la nausea, invece, i sintomi a cui normalmente viene associata possono essere:
- Senso di vomito e il vomito stesso
- Disgusto per determinati cibi
- Sudorazione abbondante
- Vertigini
- Pallore
Come agisce il CBD sulla nausea?
Il CBD agisce sulla nausea attraverso l’interazione con il sistema endocannabinoide (SEC), che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’omeostasi corporea, regolando funzioni come il dolore, l’infiammazione, l’appetito e, appunto, la nausea. Il SEC è composto principalmente dai recettori CB1 e CB2:
- Recettori CB1: si trovano principalmente nel sistema nervoso centrale, inclusa l’area del cervello che regola la nausea e il vomito. È noto che i cannabinoidi come il THC e il CBD possono influenzare questi recettori, aiutando a modulare la risposta del corpo alla nausea;
- Recettori CB2: questi recettori sono più presenti nel sistema immunitario e nei tessuti periferici. Anche se meno coinvolti nella gestione diretta della nausea, la loro azione sulla riduzione dell’infiammazione può avere un effetto indiretto sul miglioramento del benessere generale, che può includere la riduzione della nausea in alcune condizioni.
Un aspetto fondamentale dell’azione del CBD contro la nausea riguarda il suo effetto sui recettori della serotonina, in particolare il 5-HT1A, che è noto per il suo ruolo nella regolazione dell’umore, dell’ansia e del vomito. Il CBD, modulando questi recettori, può aiutare a stabilizzare i livelli di serotonina e a ridurre la sensazione di nausea. Questo è particolarmente utile nelle condizioni in cui la nausea è associata a disturbi gastrointestinali, chemioterapia o stress.
Nausea e CBD: cosa dice la scienza
Gli studiosi hanno scoperto che i cannabinoidi sono efficaci nel trattare i sintomi di nausea più difficili da controllare, oltre a prevenire la nausea anticipata nei pazienti chemioterapici. Inoltre, gli studi hanno confermato che anche il THC è efficace nel ridurre il rigetto condizionato e la nausea indotta dalla chemioterapia.
Gli studi iniziali sugli effetti del CBD sono stati condotti su animali e si sono dimostrati completamente a favore del cannabidiolo.
Recenti studi clinici condotti su pazienti umani sembrano confermare i risultati. E’ stato ampiamente dimostrato, infatti, che il CBD regola il vomito e riduce i sintomi simili alla nausea in un’ampia gamma di malattie, anche gravi (ad esempio il cancro).
Negli anni Ottanta, la FDA ha approvato l’uso di farmaci cannabinoidi sotto forma di estratti per la nausea e il vomito. Ha esteso, inoltre, la biodisponibilità di integratori alimentari ingeribili o commestibili.
Ad oggi, negli Stati Uniti esistono diversi brevetti che coinvolgono gli effetti antinausea e anti-vomito del CBD. In altri paesi, come i Paesi Bassi, i medici prescrivono già da anni cannabis ad alto contenuto di CBD come trattamento per la nausea.
In conclusione
Il CBD agisce sulla nausea attraverso un meccanismo complesso che coinvolge sia il sistema endocannabinoide sia i recettori della serotonina, con benefici promettenti per chi soffre di nausea acuta o cronica.
Vi ricordiamo che l’articolo è a solo scopo informativo, non va considerato come un suggerimento terapeutico e i prodotti non vanno intesi come medicinali o sostituti di essi. Per ulteriori conferme circa le proprietà del CBD ed i suoi utilizzi dobbiamo attendere nuovi studi scientifici.
Domande frequenti su nausea e CBD
Quando non usare il CBD?
Cosa succede se si prende troppo CBD?
Se si assume una quantità eccessiva di CBD, non si verificano effetti collaterali gravi o tossici, ma possono comunque manifestarsi alcuni sintomi spiacevoli. Gli effetti collaterali più comuni di una dose elevata di CBD includono:
- Sonnolenza;
- Bassa pressione sanguigna;
- Diarrea;
- Secchezza delle fauci;
- Nausea;
- Interazione con farmaci.
Anche se il CBD è generalmente ben tollerato, è sempre consigliato consultare il proprio medico ed iniziare con una dose bassa aumentando gradualmente per valutare la tolleranza individuale.