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olio di canapa benefici intestino

Olio di canapa benefici intestino

La canapa sativa è una pianta utilizzata fin dall’antichità per prevenire e trattare molti disturbi di natura diversa. Grazie alle sue numerose proprietà benefiche, infatti, l’uso della canapa si è diffuso sempre di più, complici anche gli studi clinici che negli anni hanno confermato sempre più le sue qualità. Questa pianta ha importanti proprietà antinfiammatorie: l’olio di canapa ricavato dai suoi semi contiene sostanze preziose per l’organismo, in grado di supportare la nostra salute e prevenire diverse patologie.

In questo articolo vi parleremo, in particolare, dell’olio di canapa e dei suoi benefici per l’intestino.

Cos’è l’olio di canapa?

L’olio di canapa viene estratto a freddo dai semi della pianta, senza l’uso di solventi chimici e senza essere filtrato. In questo modo è in grado di mantenere tutte le sue proprietà benefiche. Al suo interno sono presenti moltissime sostanze importanti per la salute, come acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6, vitamine e sali minerali.

Grazie al suo alto contenuto di antiossidanti e di agenti antinfiammatori, l’olio di canapa è in grado di prevenire molte patologie, come ad esempio l’artrite, il cancro, il diabete e le malattie cardiache.

Contiene acidi grassi omega 6 e omega 3 in un rapporto di 3 a 1, che è il rapporto ideale consigliato da medici e nutrizionisti poichè abbia un effetto benefico nell’organismo. Inoltre, è ricco di acido gamma linolenico (GLA), un acido grasso omega 6 molto importante per il buon funzionamento dell’apparato cardiaco.

Il sistema endocannabinoide nel tratto gastrointestinale

Forse non tutti sanno che ognuno di noi ha un proprio sistema endocannabinoide (chiamato anche ECS) che si estende per tutto il corpo. Gli endocannabinoidi e i loro recettori, infatti, sono stati identificati praticamente ovunque: nel sistema nervoso centrale e periferico, in diversi organi, nei tessuti connettivi, nelle ghiandole e nelle cellule immunitarie.
Il sistema endocannabinoide contribuisce anche alla regolazione delle funzioni del tratto gastrointestinale (detto anche GI).

Quest’ultimo è formato da una serie di organi cavi uniti tra di loro in un lungo tubo che parte dalla bocca e arriva all’ano. Gli organi che costituiscono il GI sono: la bocca, l’esofago, lo stomaco, l’intestino nelle sue varie suddivisioni e l’ano. Insieme a fegato, pancreas e cistifellea costituisce quello che viene definito apparato digerente.

La maggior parte delle attività del sistema GI sono indipendenti dalla nostra volontà e vengono regolate dai neuroni del sistema nervoso centrale, di quello periferico e del sistema nervoso enterico. Un altro costituente essenziale del tratto GI è costituito dal microbiota, l’insieme di batteri “buoni” che aiutano nei processi di digestione del cibo e svolgono un ruolo preventivo nell’insorgenza di diverse patologie.

Attraverso una serie di processi, nel sistema gastrointestinale il cibo viene trasformato in energia utile a compiere le varie funzioni vitali.

Olio di canapa benefici intestino

L’olio di canapa ha particolari proprietà antinfiammatorie, che aiutano a sfiammare e regolarizzare l’apparato digerente. Si è scoperto, infatti, che l’EPA e il DHA, due sostanze presenti negli omega 3, sintetizzano dei composti chiamati eicosanoidi. Secondo alcuni esperti, questi eicosanoidi possono regolare la secrezione di succhi digestivi e ormoni, favorendo il processo digestivo.

I composti fitochimici presenti nell’olio di canapa possono interagire con i recettori del dolore presenti nel nostro corpo, provocando un sollievo naturale e riducendo il disagio intestinale.

Inoltre, l’olio di canapa può favorire anche la motilità intestinale. La regolare contrazione dei muscoli intestinali è fondamentale per una corretta digestione e per il mantenimento della salute dell’intestino. Gli acidi grassi essenziali presenti nell’olio di canapa, come gli Omega-3 e gli Omega-6, aiutano a regolarizzare le contrazioni, contribuendo così a migliorare la motilità intestinale.

 

Quali malattie gastrointestinali può trattare l’olio di canapa?

Le malattie gastrointestinali sono diverse e in alcuni casi possono influenzare negativamente la qualità della vita, poichè provocano disturbi debilitanti. Di seguito vediamo quali sono le principali patologie gastrointestinali che possono beneficiare di un trattamento con olio di canapa.

 

Morbo di Crohn

Conosciuta anche come enterite regionale, si tratta di una malattia che può interessare qualsiasi tratto dell’apparato gastroenterico, causando molti sintomi intestinali ed extra intestinali. Il Morbo di Crohn può colpire sia i più piccoli, causando un ritardo nella crescita, sia persone adulte e anziane, provocando un’eccessiva perdita di peso e altre problematiche dovute all’assorbimento scorretto dei nutrienti. Inoltre, si possono manifestare sintomi extra intestinali che coinvolgono occhi, articolazioni, cute, sangue e sistema endocrino. Nella maggior parte dei casi, i sintomi principali sono: diarrea, febbre, dolori addominali e perdita di peso.

La malattia è caratterizzata normalmente da un alternanza di periodi di benessere (remissione) e periodi acuti più o meno gravi.

Le cause del morbo di Crohn sono ad oggi ancora sconosciute, tuttavia gli studi hanno dimostrato che le alterazioni derivano da una scorretta e costante attivazione del sistema immunitario della mucosa intestinale. L’insorgenza della patologia è collegata principalmente a tre fattori: una predisposizione genetica, un danneggiamento dei tessuti causato da una reazione immunitaria innescata dai batteri della flora intestinale e alcuni fattori ambientali.

Secondo alcuni studi clinici, i cannabinoidi possono essere utilizzati per il trattamento del Morbo di Crohn sia per gli effetti analgesici e miorilassanti del THC, sia per quelli antinfiammatori ed immunomodulatori del CBD.

 

Sindrome dell’intestino irritabile

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) colpisce soprattutto individui dai 20 ai 50 anni, con un’incidenza maggiore per il sesso femminile. E’ caratterizzata da dolori nella zona addominale, sensazione di gonfiore ed alterazioni durante la defecazione. Anche in questo caso, non si conoscono le cause precise, ma gli esperti collegano l’insorgenza a più fattori: predisposizione genetica o fisica, esposizione a determinati fattori psico-sociali, infezioni, intolleranze a farmaci e alimenti. La sua diagnosi viene fatta “ad esclusione”, proprio per il fatto che non esistono una o più cause certe che permettano di identificare la patologia.

I sintomi si presentano in maniera costante (almeno 3 volte al mese per 6 mesi) e normalmente tendono a migliorare dopo l’evacuazione. A seconda di questi, sarà il medico ad indicare eventualmente quali esami approfonditi effettuare.

L’intestino è un organo fondamentale per il benessere psicofisico; molto spesso, infatti, le emozioni, sia positive che negative, incidono fortemente sulla sua funzionalità.

I cannabinoidi sono noti per le loro proprietà in grado di limitare le situazioni di stress, ansia, insonnia e dolori cronici. Ecco perchè, secondo alcuni studi, l’olio di canapa potrebbe aiutare a trattare la patologia, riducendo i suoi sintomi principali.

 

Stipsi cronica

La stipsi è una condizione caratterizzata da una difficoltà importante nella regolare evacuazione delle feci. Se protratta per lungo tempo, si parla di stipsi cronica. Ciò che la contraddistingue dalla stitichezza, è che, al contrario di quest’ultima, la stipsi ha un’origine clinica e non è determinata da stili alimentari scorretti o da un’alterazione della flora batterica intestinale.

Può essere causata da diverse patologie intestinali, come diverticolosi e tumore del colon retto, oppure disfunzioni motorie a carico dell’ano o dell’intestino. Inoltre, può manifestarsi in conseguenza ad altre malattie, spesso di carattere neurologico, o essere indotta dall’uso prolungato di alcuni farmaci.

Nella maggior parte dei casi la stipsi è una condizione benigna, tuttavia è bene rivolgersi al medico se si presentano i seguenti sintomi: comparsa improvvisa in persone adulte con familiarità di tumori intestinali, presenza di sangue nelle feci, perdita di peso, anemia.

E’ fondamentale determinare l’esatta causa di origine, in modo tale da trattarla con la terapia adeguata ed avere i migliori effetti benefici.

Tuttavia, indipendentemente dalla causa, i cannabinoidi si sono dimostrati un valido supporto per i pazienti che soffrono di stipsi cronica. Infatti, essi agiscono in modo positivo sullo stato infiammatorio della mucosa intestinale.

 

Dispepsia

La dispepsia comprende un insieme di sintomi fastidiosi o dolorosi, che compaiono solitamente dopo un pasto, a causa di una scorretta digestione. Può capitare occasionalmente, dopo un pasto eccessivo, oppure può essere ricorrente o cronica. Si manifesta normalmente con un dolore o fastidio nella parte alte dell’addome, accompagnato da bruciore, gonfiore addominale, meteorismo, pesantezza, eruttazione. Se gli episodi sono frequenti, possono verificarsi perdite di peso con conseguenti danni per l’organismo.

Le cause di questo disturbo sono legate al regime alimentare, allo stile di vita e alle abitudini errate. Spesso in questi casi sono presenti anche stress e ansia.

La dispepsia viene definita funzionale quando, anche se cronica, non è scatenata da lesioni organiche dell’apparato gastrointestinale, ma piuttosto da un’alterazione della normale funzionalità. I sintomi si presentano subito dopo aver mangiato, in una o due ore.

La dispepsia è organica, invece, quando dipende da malattie organiche specifiche, come per esempio esofagite, gastrite acuta e cronica, duodenite, pancreatite, epatite e malattie a carico delle vie biliari.

I cannabinoidi, avendo effetti positivi sugli stati infiammatori, possono essere utili nel trattamento della patologia, che dev’essere supportato anche da un percorso nutrizionale adeguato.

 

Nausea e vomito

La nausea è caratterizzata da una sensazione di malessere generale, in particolare all’altezza dello stomaco, spesso accompagnata da desiderio di vomitare. Il vomito è l’espulsione del contenuto gastrointestinale dalla bocca e, se si presenta in modo intenso, può provocare disidratazione e perdita di liquidi e sostanze nutrienti.

Spesso nausea e vomito si verificano in concomitanza a patologie, stati influenzali, fattori ormonali e stati psico-emotivi particolarmente intensi. Tuttavia, possono essere anche una reazione a farmaci, indigestioni, intossicazioni alimentari, gravidanza e chemioterapia. Anche l’ansia o lo stress possono favorire la comparsa di questi disturbi.

Soprattutto per nausea e vomito causati dalla chemioterapia, i cannabinoidi risultano piuttosto efficaci nel trattamento, in quanto aiutano a sopportare gli effetti collaterali delle terapie, favoriscono l’appetito e non provocano stitichezza, a differenza di alcuni farmaci.

 

Olio di canapa benefici intestino: il legame tra salute mentale e intestinale

Ad oggi la salute del nostro intestino è sempre più al centro di studi e ricerche. Infatti, non è più visto come un semplice organo destinato esclusivamente alla digestione del cibo, ma è considerato un vero e proprio “secondo cervello“. E un motivo c’è!

Nell’intestino, infatti, si trova gran parte del microbioma, ossia l’insieme di batteri “buoni” (come protozoi ed eucarioti) che ci permettono di digerire il cibo. Il microbioma è un elemento fondamentale per la nostra salute generale. Ecco perchè si cerca di indagare sempre più a fondo la correlazione tra salute mentale e intestinale.

Cosa dice la scienza

Diversi studi hanno dimostrato che la composizione e la stabilità del microbiota intestinale sono in grado di influenzare i processi cerebrali, con effetti sulla salute mentale e sulle funzioni cognitive. Questo conferma, pertanto, l’esistenza di un sistema di comunicazione bidirezionale chiamato asse intestino-cervello (gut-brain axis). Un microbiota sano ed efficiente, quindi, è in grado di regolare il metabolismo e garantire una corretta assimilazione delle sostanze nutritive.

I fattori che possono influenzare la composizione e l’equilibrio del microbiota comprendono: predisposizione genetica, condizioni ambientali, abitudini alimentari, stili di vita e livello di stress.

Diversi studi hanno hanno confermato che le persone affette da stress, ansia o malattie mentali hanno un rischio maggiore di soffrire di problemi gastrointestinali, e viceversa. Infatti, anche l’equilibrio del microbiota può influenzare negativamente la salute mentale.

Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi studi sull’efficacia di particolari diete psicobiotiche, ossia regimi alimentari che sfruttano l’asse intestino-cervello per produrre degli effetti positivi sul benessere mentale. Molte ricerche hanno testato tali effetti su singoli prodotti alimentari. Tuttavia, con la dieta noi assumiamo quotidianamente un insieme di cibi diversi. Pertanto gli esperti ipotizzano che non siano gli alimenti singoli ad avere un impatto significativo sulla salute mentale, bensì le combinazioni alimentari. 

Ecco perchè un gruppo di ricercatori internazionali ha svolto uno studio per testare gli effetti di un’intera dieta psicobiotica, basata principalmente sul consumo di cibi fermentati o ricchi di fibre. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 24 adulti sani ed è durata quattro settimane. Al termine, confrontando i livelli di stress delle persone che avevano seguito la dieta con quelli di un gruppo di controllo, gli autori hanno potuto confermare che la dieta alimentare psicobiotica aveva effettivamente provocato una diminuzione del 32% dei livelli di stress.

 

 

Olio di canapa benefici intestino: effetti collaterali

Generalmente l’olio di canapa risulta ben tollerato, tuttavia alcuni soggetti potrebbero sperimentare lievi effetti collaterali, come:

  • secchezza delle fauci;
  • sonnolenza;
  • variazioni dell’appetito.

Soprattutto in caso di patologie già esistenti e/o assunzione di farmaci convenzionali, è importante chiedere il consiglio del proprio medico di fiducia prima di proseguire con l’assunzione di olio di canapa.

Olio di canapa benefici intestino: conclusioni

La salute dell’intestino è fondamentale per il benessere generale. Sebbene gli studi riguardanti i cannabinoidi e la salute intestinale siano ancora insufficienti per avere un quadro completo e sicuro, sicuramente i risultati finora ottenuti sono a favore. Non ci resta che attendere nuovi sviluppi per poter considerare l’olio di canapa e in generale i cannabinoidi come opzione di trattamento nei disturbi riguardanti l’apparato intestinale.

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Domande frequenti su olio di canapa benefici intestino

Quanti cucchiai di olio di canapa si possono prendere al giorno?

La quantità di olio di canapa da assumere quotidianamente dipende dagli obiettivi e dalle esigenze individuali. In generale, si consiglia di prendere 1-2 cucchiai al giorno come parte di una dieta equilibrata.

1 cucchiaio (circa 15 ml) di olio di canapa fornisce una buona dose di acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, che contribuiscono alla salute cardiovascolare, alla funzione immunitaria e alla salute della pelle. Puoi aggiungerlo a insalate, frullati o altri alimenti, poiché l’olio di canapa non va riscaldato per non compromettere le sue proprietà nutritive.

Che cosa cura l’olio di canapa?

L’olio di canapa offre numerosi benefici per la salute grazie al suo contenuto di acidi grassi essenziali, vitamine e antiossidanti. Non è una cura medica per condizioni specifiche, ma può aiutare a gestire e migliorare alcuni aspetti della salute. Ecco cosa può supportare:

  1. Salute della pelle: grazie alle sue proprietà idratanti e antinfiammatorie, può alleviare condizioni come eczema, psoriasi e acne;
  2. Salute cardiovascolare: gli acidi grassi omega-3 e omega-6 presenti possono aiutare a migliorare la salute del cuore, riducendo il colesterolo e favorendo una buona circolazione sanguigna;
  3. Infiammazioni: l’olio di canapa ha effetti antinfiammatori naturali, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione in condizioni come artrite o dolori muscolari;
  4. Equilibrio ormonale: il contenuto di acido gamma-linolenico (GLA) può aiutare a bilanciare gli ormoni, risultando utile per gestire i sintomi della sindrome premestruale (PMS) e della menopausa;
  5. Supporto al sistema immunitario: le sue proprietà nutritive aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a migliorare la resistenza alle infezioni;
  6. Salute cerebrale e mentale: gli acidi grassi possono migliorare la funzione cognitiva e contribuire a mantenere il benessere mentale, supportando la salute del cervello.

Che differenza c’è tra olio di canapa e CBD?

La differenza principale tra olio di canapa e olio di CBD riguarda la loro origine, composizione e usi. Ecco le distinzioni chiave:

  1. Origine:
    • Olio di canapa: è estratto dai semi della pianta di canapa legale (Cannabis sativa). Non contiene cannabinoidi come il CBD o il THC. È un olio ricco di nutrienti, come acidi grassi omega-3 e omega-6, proteine e vitamine;
    • Olio di CBD: è estratto dai fiori, foglie e steli della pianta di canapa, ed è ricco di cannabidiolo (CBD), un composto attivo con effetti terapeutici. Può contenere tracce di THC, a seconda del tipo di estratto (spettro completo o ampio spettro).
  2. Componenti attivi:
    • Olio di canapa: non contiene CBD o THC. È utilizzato per i suoi benefici nutrizionali e cosmetici;
    • Olio di CBD: contiene CBD, un cannabinoide non psicoattivo con proprietà terapeutiche, come il sollievo dall’ansia, infiammazione e dolore.
  3. Usi:
    • Olio di canapa: usato principalmente come integratore alimentare per i suoi benefici nutrizionali e in prodotti per la cura della pelle per idratazione e nutrimento;
    • Olio di CBD: utilizzato per scopi terapeutici, come la gestione dell’ansia, del dolore, dei disturbi del sonno e dell’infiammazione.