La resina di cannabis, spesso chiamata anche “linfa“, rappresenta un vero e proprio meccanismo di difesa innescato dalla pianta. La resina, infatti, è in grado di aiutarla a mantenersi in vita durante il ciclo di fioritura. Questa materia, infatti, aiuta a preservare la coltivazione dai possibili danni provocati dalle irradiazioni ultraviolette, se dosate in modo errato.
Abbiamo pensato di approfondire proprio il tema della resina della marijuana legale, trattandosi di un argomento molto caro agli amanti della cannabis. Continua a leggere per saperne di più!
-
In offerta!
White Widow CBD
Valutato 4.80 su 54,13 €–7,43 € /gr Scegli Questo prodotto ha più varianti. Le opzioni possono essere scelte nella pagina del prodotto -
GrinderVac – Grinder e Contenitore Sottovuoto
9,90 € Leggi tutto -
Grinder + Vassoio
Valutato 4.67 su 514,90 € Aggiungi al carrello -
Barattolo Tightvac – 2,35 l
25,00 € Leggi tutto
Cos’è la resina?
La resina della cannabis è un composto estratto dalle infiorescenze della pianta, concentrandosi soprattutto nei tricomi. Questi sono piccolissimi filamenti presenti sui fiori e sulle foglie, invisibili a occhio nudo, ma fondamentali perché contengono una grande quantità di CBD e THC.
L’obiettivo di molti coltivatori è preservare la qualità dei tricomi durante il raccolto, evitando che vengano danneggiati e che il loro contenuto di principi attivi venga alterato. Dopo il processo di estrazione, la resina assume una consistenza densa e scura. Tuttavia, la sua qualità dipende molto dalla cura con cui viene estratta: errori nel processo possono comprometterne la purezza e l’efficacia.
A dispetto di quello che si può pensare, le piante di marijuana sono estremamente delicate e, dunque, richiedono particolari cure affinché i prodotti risultino all’altezza delle proprie aspettative.
Qui su CBD Therapy Delivery le varietà di Cannabis light sono tutte lavorate con cura affinché preservino aromi e principi attivi intatti.
Come si estrae la resina dalla Cannabis?
Esistono diverse tecniche per estrarre la resina dalla cannabis, ciascuna con specifiche caratteristiche e vantaggi:
- Estrazione con acqua e ghiaccio (Ice Water Extraction)
- Si utilizza acqua a temperature molto basse (circa 2°C o meno) per separare i tricomi dalle infiorescenze, mantenendo intatti i principi attivi.
- Estrazione con anidride carbonica (CO₂ Extraction)
- Un metodo avanzato che permette di isolare le sostanze attive senza alterarle, ma che richiede attrezzature specifiche.
- Estrazione a secco (Dry Sift Method)
- Consiste nell’utilizzo di sacchetti a maglia fine per setacciare la resina dalle infiorescenze. Il materiale può essere precedentemente raffreddato per facilitare il distacco dei tricomi.
- Metodo Rosin Tech
- Impiega una piastra per capelli per applicare calore e pressione alle infiorescenze, facendo rilasciare la resina liquida su una carta oleata.
Perché provare la Cannabis?
Il principale motivo per il quale la resina è così apprezzata è il fatto che essa contiene CBD, al quale si associano moltissimi benefici. Sembra, infatti, che il cannabidiolo abbia numerosi effetti positivi sul corpo e la psiche dei consumatori, senza creare dipendenza o alterarne in alcun modo lo stato emotivo.
Questa resina deriva principalmente dalla genetica di cannabis Sativa, tipica di Paesi come l’Indonesia o la Thailandia. La resina della Cannabis si rivela un aiuto concreto per ridurre problematiche legate all’insonnia o all’ansia, rilasciando effetti calmanti e rilassanti.
A livello clinico, negli ultimi tempi, si è scoperto che il CBD può essere utilizzato come coadiuvante per il trattamento di alcune patologie anche gravi, come la sclerosi multipla.
Infine, il CBD è anche un ottimo antinfiammatorio, utile per rinforzare il sistema immunitario. L’assunzione di tale principio attivo sotto forma di resina è apprezzato per l’immediatezza con cui agisce.
Per quanto riguarda l’assunzione, i metodi sono molto simili a quelli per l’olio CBD: si preferisce, di norma, quella per via orale. Difatti, è possibile berla tranquillamente in un caffè o una tisana in base alle proprie preferenze!
Mentre il CBD è una sostanza del tutto legale nel nostro Paese, un’attenzione diversa è necessari per la compresenza di THC nei vari prodotti derivati dalla Cannabis o meno che sia. Il limite di concentrazione di THC è stabilito per legge allo 0,6%.
Conclusioni
La resina di cannabis è una sostanza ricca di proprietà benefiche, molto apprezzata per il suo contenuto di CBD. Le diverse tecniche di estrazione permettono di ottenere un prodotto puro e ricco di principi attivi. Grazie ai suoi effetti rilassanti, antinfiammatori e terapeutici, rappresenta una valida alternativa naturale per il benessere quotidiano.
Domande frequenti sulla resina di cannabis
Come usare la resina CBD?
La resina CBD può essere usata in vari modi:
- Vaporizzazione o dabbing: inalare la resina con un vaporizzatore o un dab rig offre effetti rapidi;
- Ingestione: mescolarla con alimenti o oli permette un effetto più duraturo, seppur più lento (30-90 minuti);
- Sublinguale: sciolta sotto la lingua, fornisce un’assorbimento rapido (15-30 minuti);
- Uso topico: miscelata in creme, può essere applicata sulla pelle per sollievo localizzato da dolori o infiammazioni.
Ogni metodo varia in intensità e velocità degli effetti.
Come estrarre la resina dall’erba?
Per estrarre la resina dalla cannabis, esistono diversi metodi che permettono di raccogliere i tricomi ricchi di cannabinoidi. Ecco i principali:
- Metodo del ghiaccio secco: questo metodo consiste nel mescolare i fiori di cannabis con ghiaccio secco in un sacchetto di rete fine, scuotendolo su una superficie pulita. I tricomi si staccano a causa delle basse temperature e vengono raccolti come una polvere fine;
- Metodo ad acqua e ghiaccio: consiste nell’immergere i fiori di cannabis in acqua fredda con ghiaccio, mescolando il tutto per separare i tricomi dalle piante. I tricomi vengono poi filtrati attraverso sacchetti di filtraggio (bubble bags) per ottenere la resina in polvere, che viene successivamente asciugata;
- Metodo con pressa di calore (rosin tech): questo metodo utilizza una pressa a caldo per estrarre la resina. I fiori vengono avvolti in carta da forno e pressati a bassa temperatura (80-120°C) per qualche secondo. La pressione e il calore fanno fuoriuscire la resina;
- Raccolta manuale o con raschietto: un metodo più semplice consiste nel raccogliere la kief utilizzando un grinder a più scomparti, che permette di separare la polvere fine. Questa può essere compressa per ottenere un hashish di qualità.